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35 anni dopo la nascita (e la censura) delle Air Jordan,  le sneaker più iconiche della urban culture, a Roma torna il più grande evento italiano del settore.

Simbolo di rottura, rivolta, libertà e contemporaneità, le sneaker, a 35 anni dalla rivoluzionaria (e censurata) Air Jordan, tornano protagoniste dell’evento più atteso dell’anno nonché il più grande del settore in Italia: Ginnika il 14 e 15 settembre al Ragusa Off di Roma, per raccontare una contro-cultura, oggi diventata moda anche per grandissimi brand d’eccellenza, che da quel 1984 censorio al 2019 di “passi” ne ha fatti tanti.

“Il 15 settembre Nike ha creato una nuova rivoluzionaria scarpa da basket. Il 18 ottobre, la NBA ha deciso di bandirla. Fortunatamente la NBA non può impedire a voi di indossarle”. Nel 1984 Nike realizzava le Air Jordan, subito vietate dall’NBA, ma diventate simbolo di personalità e anche la prima scarpa che qualsiasi amante delle sneaker deve possedere. Se il mondo del basket non era pronto per una scarpa così innovativa, oggi questa scarpa è un must have per tutti, entrata nell’immaginario collettivo e simbolo di un’epoca: una parabola in grado di riassumere il cammino di una contro-cultura che si è fatta status symbol.

Da allora sono passati 35 anni e le sneaker, come la prima Air Jordan, sono state elemento di rottura della cultura pop, musicale, artistica, culturale di diverse generazioni, fino a diventare oggetto di culto per i grandi marchi dell’alta moda.

Un oggetto che si veste di mondi, storie, vite e tendenze che verranno raccontate in una no-stop di eventi, musica, show e market in occasione di Ginnika 2019, il 14 e 15 settembre negli spazi post-industriali del Ragusa Off. Un luogo che racconta la storia della capitale, uno spazio restituito alla città, riadattato a cornice urbana di eventi unici.

Dopo le 6000 presenze all’Ex Dogana, Ginnika si sposta mantenendo il suo stile urban, unendo la solidarietà alla collaudata formula che l’ha reso appuntamento di riferimento della scena nazionale e non solo, con un’iniziativa a sostegno dello sport per i ragazzi diversamente abili, supportata da Alessandro Borghi e Alessio Sakara (per partecipare https://www.eppela.com/it/projects/21356-ginnika-senza-differenze-giochiamo )

Insieme alla solidarietà, per quanto riguarda la cultura street, dopo i “mostri sacri” Staple e Bobbito Garcia presenti lo scorso anno, quest’anno Ginnika 2019 porta a Roma un nome eccellente della scena internazionale: l’illustratore e product designer Jeremy Fish. Con la sua collezione di personaggi e simboli che pone l’accento sul trovare un equilibrio fra immagini a metà strada fra il grazioso e il raccapricciante, l’artista di San Francisco incontrerà il pubblico e allestirà una speciale mostra in esclusiva, come anche il fotografo serbo (newyorkese di adozione) Boogie, protagonista di una speciale retrospettiva fotografica da lui curata.

Fitto anche, come da tradizione, il programma musicale con sabato sul palco una staffetta in con a partire dalle 19.00 Joes, Mega, Viktor Kwality e Speranza, dalle 21.30 Ernia, domenica dalle 17.00 Leo Mandella e dalle 19.00, direttamente dalla Grande Mela, dj Spinna, dj Clark Kent.