Libra al Castello Miramare di Trieste. Il Cielo come ultima frontiera inviolata, il cielo come nuovo west che l’uomo cerca di colonizzare “a suon di satelliti”: un tema apparentemente fantascientifico ma che in realtà poggia le basi sull’allarme che astronomi di fama internazionale, ormai da tempo, stanno lanciando alla società civile e scientifica per intervenire prima che sia troppo tardi.
Partendo dalla necessità di riflettere sulla questione e sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema dell’inquinamento satellitare e non solo, dall’8 al 12 settembre per la prima volta il suggestivo Castello di Miramare a Trieste e, successivamente, la Fortezza di Gradisca (GO) si trasformeranno in scenografie di videomapping con LIBRA: una storia futura, nata dalla collaborazione dell’astrofisico Roberto Trotta con il regista Gigi Funcis: un progetto spettacolare che, tra ologrammi, inediti visual effects, intelligenza artificiale e attori in carne e ossa, si muove tra teatro e astronomia, scienza e fantascienza, filosofia e attualità – con i contributi video d’eccezione di Carlo Rovelli, Piergiorgio Odifreddi e l’archeo-astronomo Ed Krupp.
Un progetto spettacolare con un protagonista assoluto, il Cielo (e il suo futuro), all’interno di una scenografia unica nel suo genere e simbolo del patrimonio storico e culturale italiano: il Castello Miramare di Trieste.
Teatro e tecnologia: un connubio “spettacolare”
“Dal 2019” spiega l’astrofisico Roberto Trotta, curatore del progetto con la collaborazione del regista Gigi Funcis, “la comunità di astronomi professionisti e astrofili amatoriali ha assistito con crescente allarme al lancio ravvicinato di migliaia di satelliti da parte di aziende private, tesi a fornire un servizio di internet satellitare globale. Questi satelliti, in orbita bassa ad un’altezza tra i 350 ei 500 km, stanno riempiendo il cielo notturno, creando gravi problemi all’astronomia ottica e radio. Dal 1957 ad oggi (anno del lancio del primo satellite artificiale, lo Sputnik sovietico) sono stati lanciati circa 6.000 satelliti artificiali. In soli due anni, SpaceX ne ha lanciati oltre 1800. Questi satelliti riflettono la luce del Sole, specialmente appena lanciati in gruppi di 60,
Il Direttore della SISSA Stefano Ruffo commenta: “Comunicare la scienza usando modalità innovativa è il principale obiettivo di questo progetto interessante. Oltre a ciò, si porta all’attenzione del grande pubblico la problematica dell’inquinamento dello spazio, che sta assumendo forme nuove e preoccupanti. Il “SISSA Summer Festival” torna così con un appuntamento in prima assoluta. Si pregia inoltre dell’importante collaborazione con il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare e con le altre realtà che hanno contribuito a questa iniziativa e che ringraziamo”.
Il dialogo tra arte e scienza
“Il dialogo tra arte e scienza – ha detto il Direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare Andreina Contessa – è stato da sempre un ambito di estrema importanza per me, così come il tentativo di cercare nuove vie attraverso le quali questo connubio possa esprimersi. Nulla è più affascinante e poetico del cielo e nulla è più inquietante del suo uso e sfruttamento con esiti futuri che è difficile immaginare. L’alleanza tra arte, scienza, tecnologia e teatro è tra i modi migliori, più innovativi e creativi di interpretarlo. Si preannuncia una sperimentazione imperdibile, foriera di sviluppi futuri interessantissimi”.
Lo spettacolo è realizzato dalla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste nell’ambito della quinta edizione del SISSA Summer Festival , in collaborazione con Museo storico e il Parco del Castello di Miramare e il Ministero della Cultura e con il patrocinio della Regione FVG . Sono parte del progetto Associazione Science Industries , Comune di Duino Aurisina , GAL Carso , Imperial College London, assieme a Invisible Cities, Dispar Pixels, Delta Process, SISSA Medialab, Vitamina T. Le musiche di scena sono firmate di Eterea Post Bong Band con la collaborazione di Enrico Gabrielli (Afterhours, Calibro 35) e Nicola Manzan (Baustelle, Ligabue).
Libra, una sinossi.
Siamo nel 2042. Il cielo è oscurato dai satelliti artificiali di una multinazionale che viaggiano a orbita bassa, formando costellazioni artificiali, impedendo la visione del firmamento. La rete internet ultraveloce ha come prezzo la continua presenza di spot su ogni dispositivo della terra. I baroni dello spazio offrono anche servizi per clienti agiati come illuminare aree a richiesta, creare piogge artificiali per feste e scrivere messaggi a caratteri enormi. Virgil, supervisore dell’azienda multinazionale, scopre misteriosi fotogrammi nelle pubblicità che sembrano collegati a una strana sindrome collettiva di cui soffre anche sua moglie. Basterà l’aiuto di una ragazza adolescente e un’intelligenza artificiale per trovare la soluzione al problema?
Le date di LIBRA
LIBRA – Spettacolo video-teatrale: 8 e 9 settembre 2021, ore 21 – Castello di Miramare, Trieste (Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria)
“LIBRA-the making of” – Conferenza spettacolo tra arte e scienza – 10 settembre, ore 21 – Infopoint Sistiana, Sistiana, Trieste (Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria)
LIBRA – Spettacolo video-teatrale: 12 settembre, ore 21.30 – Fortezza di Gradisca, Gradisca (GO) (Info e prenotazioni: Festival Città Invisibili)
Al termine degli spettacoli organizzato sarà una visita guidata del cielo notturno a cura dell’Associazione Science Industries.